Casa Batllò è uno dei capolavori di Gaudì, ed è uno degli edifici residenziali più bizzarri e pittoreschi d’Europa; la facciata ha un aspetto magico e fiabesco, con coloratissimi mosaici e ceramiche, con i balconi a forma di mandibole di rettile, mattonelle malva, azzurre e verdi, e con le finestre curvilinee.
Il tetto riporta a San Giorgio che sconfigge il drago, con le tegole a forma di scaglie di drago, e la torretta che rappresenterebbe la spada che lo trafigge.

Il salone principale ha i pavimenti e le finestre in legno, con ampie vetrate colorate che riprendono la facciata, rivolte sul Paseo De Gracia. Le finestre danno luce a tutto l’ambiente, e permettono di vedere di fuori, ma anche di essere visti.
Al centro ci sono due colonne decorate.

Proseguendo verso destra si può ammirare questo bellissimo lampadario appeso al soffitto, con decorazioni in rilievo a spirale che fanno dei giochi di luce molto particolari.

Dalle stanze principali si accede ad un ampio cortile posteriore, che permette di ammirare la facciata interna della casa.
I pavimenti e le pareti sono decorati in coloratissime ceramiche, mosaici e vetro, come i vasi che rappresentano un ulteriore elemento decorativo.

La Pedrera è un altro dei capolavori di Gaudì, conosciuta anche come Casa Milà, dal nome del suo committente.
L’elemento più caratteristico è il tetto, con enormi comignoli che ricordano dei cavalieri medievali.

Questa favolosa sala da concerti sfoggia tutto il suo splendore già dall’esterno, con la facciata ricca di mosaici, capitelli e sculture che raccontano la storia della musica Catalana.
Ma il lucernario della sala è il vero fiore all’occhiello: una enorme vetrata dalla forma insolita è sospesa sulla platea in un tripudio di colori.

Da questa prospettiva si vede la conformazione della sala di forma rettangolare, con il palco decorato da statue di donne che suonano strumenti musicali, oltre all’organo che risale al 1908. La sala è circondata da vetrate colorate con motivi floreali, e sul soffitto, oltre al caratteristico lucernario ci sono decorazioni con rose in ceramica bianca e rosa. Tutti questi abbellimenti rendono inutile l’utilizzo di altre scenografie, scarsamente utilizzate durante i concerti.

La passeggiata che prosegue dalla Rambla, oltre il monumento a Colombo, prende il nome di Rambla de Mar.

Il porto di Barcellona è uno dei più importanti del Mediterraneo, sia per il trasporto di merci sia per i passeggeri.
Mi è piaciuto subito il porto merci visto dall’alto, dove innumerevoli conteiner colorati formano quella che sembra una distesa di tantissimi mattoncini Lego.

Il Montjuic è un promontorio di 173 metri a sud di Barcellona, da cui è possibile ammirare la città dall’alto.
Sulla sommità è costruito un castello; inoltre ci sono il giardino botanico, lo stadio olimpico, il Poble Espanyol e il Museu Nacional D’Art De Catalunya.
Nella fotografia si vede la Sagrada Familia, sulla destra.

Sul promontorio del Montjuic si possono fare diverse passeggiate panoramiche; partendo dal castello si arriva alla terrazza del Museo Nazionale D’Arte Della Catalogna, da dove è stata scattata questa foto.
Appena sotto c’è la Fontana Magica (non funzionante al momento dello scatto), e poi il lungo viale che arriva a Placa D’Espanya con le sue Torri Veneziane; appena dietro, l’Arena Di Barcellona.

Anche questa immensa basilica è uno dei progetti dell’architetto Antoni Gaudì, ancora in costruzione dopo oltre un secolo dalla posa della prima pietra.
All’interno il tetto è sostenuto da una foresta di colonne che rappresentano la natura, e anche le vetrate sono studiate in modo che la luce richiami i raggi del sole che penetrano attraverso le fronde di una fitta vegetazione; le colonne sono realizzate in quattro materiali distinti e di colori diversi.
Le vetrate trasformano la luce in un caleidoscopio di colori dall’atmosfera magica quando sono illuminate dal sole.
Ci sono due gallerie in alto, sopra la navata principale, che ospitano fino a 1300 cantori in quella principale e 300 in quella dei bambini.

Una delle navate laterali della Sagrada Familia; qui le vetrate sono sui toni dei verdi e dei blu, e le colonne e il soffitto hanno lo stesso stile della navata principale, ricordando una fitta foresta da cui penetra la luce del sole che si colora passando dalle vetrate.

Questa è la facciata esterna orientata a sud-ovest, quella dedicata alla Passione di Cristo, che ripercorre gli ultimi giorni della sua vita.